PNIEC: le novità dell’aggiornamento del 1° luglio

Decarbonizzazione ed efficientamento energetico

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) è il documento strategico chiave per la politica energetica e climatica dell’Italia a lungo termine. Redatto in conformità con gli obblighi dell’Unione Europea e dell’Accordo di Parigi sul clima, il PNIEC definisce gli obiettivi, le politiche e le misure necessarie per guidare la transizione energetica del paese fino al 2030. Il piano è articolato in cinque principali linee di intervento: decarbonizzazione, efficienza e sicurezza energetica, sviluppo del mercato interno dell’energia, ricerca e innovazione, e competitività.

È stato recentemente aggiornato dal governo italiano, con il testo definitivo inviato alla Commissione Europea il 1° luglio 2024. Questo aggiornamento cerca di rispondere alle raccomandazioni ricevute dalla bozza precedente e rappresenta un passo significativo verso la transizione energetica dell’Italia. Con un approccio pragmatico e tecnologicamente neutro, il piano si concentra su un mix di soluzioni rinnovabili e innovative per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, efficienza energetica e sicurezza degli approvvigionamenti. Le tecnologie come il fotovoltaico, la geotermia e le pompe di calore, insieme alle nuove misure per la mobilità elettrica e la CCS, saranno fondamentali per costruire un futuro energetico sostenibile e competitivo per l’Italia.

Le cinque linee di intervento

Il PNIEC si articola in cinque linee di intervento, fissando per ciascuna obiettivi specifici:

  1. Decarbonizzazione: raggiungere una quota del 72% di energia da fonti rinnovabili nella generazione elettrica entro il 2030 e dismettere completamente l’uso del carbone per la generazione elettrica entro il 2025. Questa transizione è necessaria per ridurre le emissioni di CO₂ e combattere il cambiamento climatico.
  2. Efficienza e sicurezza energetica: migliorare l’efficienza energetica, aumentando la riduzione di energia primaria dal 43% al 45% entro il 2030. L’obiettivo verrà raggiunto principalmente attraverso misure di risparmio energetico nei settori residenziale e dei trasporti, contribuendo a ridurre i costi energetici e le emissioni.
  3. Sviluppo del mercato interno dell’energia: favorire l’integrazione dei mercati energetici nazionali nel mercato unico europeo, assicurando accessibilità dei prezzi e sicurezza delle forniture.
  4. Ricerca e innovazione: promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni innovative per accompagnare la transizione energetica e climatica.
  5. Competitività: assicurare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio nazionale, accompagnando la transizione verso la decarbonizzazione.

Novità dell’aggiornamento del 1 Luglio 2024

La nuova versione del PNIEC adotta un approccio realistico e tecnologicamente neutro, accelerando su alcuni settori chiave. La neutralità tecnologica implica che le normative e le politiche pubbliche non favoriscono una tecnologia specifica, permettendo al mercato di determinare le soluzioni più efficienti ed economiche. Questo approccio favorisce un mix di tecnologie rinnovabili e innovative.

L’Italia prevede di superare l’obiettivo del FitFor55 riguardante gli impianti industriali vincolati dalla normativa ETS, arrivando al -66% rispetto ai livelli del 2005. Anche nei settori non-ETS (civile, trasporti e agricoltura), si registra un miglioramento significativo degli indicatori emissivi. L’aggiornamento del PNIEC ribadisce che l’Italia dovrà raggiungere una capacità di energia rinnovabile di 131 Gigawatt entro il 2030, con un aumento significativo del solare fotovoltaico e dell’eolico.

Il piano prevede anche una forte accelerazione sulle fonti rinnovabili elettriche e sulla produzione di gas rinnovabili come biometano e idrogeno. Questi gas possono contribuire alla decarbonizzazione del parco auto esistente e supportare la transizione energetica nel breve termine. Inoltre, l’uso di biocarburanti come l’HVO (olio vegetale idrotrattato) sarà incentivato.

Un altro punto focale del PNIEC aggiornato è l’elettrificazione dei consumi finali attraverso l’installazione di pompe di calore, sostenuta da incentivi. Le pompe di calore, in combinazione con impianti fotovoltaici domestici, possono fornire un sistema di riscaldamento e raffreddamento altamente efficiente e a basse emissioni. Gli incentivi includono l’accesso all’Ecobonus e al Superbonus, che hanno stimolato significativi investimenti nel settore.

Il PNIEC pone l’accento sulla diffusione delle auto elettriche e sulle politiche per la riduzione della mobilità privata. Questo include la promozione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e misure per incentivare l’uso del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile.

Il piano prevede l’implementazione di tecnologie di cattura, trasporto e stoccaggio della CO₂ (CCS) per ridurre ulteriormente le emissioni industriali. Questa tecnologia può giocare un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni.

Il Ruolo del Fotovoltaico, Geotermia e Pompe di Calore

Le energie rinnovabili giocano un ruolo centrale nel raggiungimento degli obiettivi del PNIEC, con particolare attenzione a tecnologie come il fotovoltaico, la geotermia e le pompe di calore. Il fotovoltaico è considerata una delle tecnologie chiave per l’Italia, che prevede di raggiungere una capacità installata di 79,2 GW entro il 2030. Gli impianti fotovoltaici domestici, in particolare, possono contribuire significativamente alla produzione di energia green, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e abbassando le bollette energetiche per i consumatori.

La geotermia, con una capacità prevista di 1 GW entro il 2030, offre una fonte di energia costante e sostenibile, utilizzando il calore naturale della terra. Questa tecnologia può essere particolarmente utile per la produzione di elettricità e il riscaldamento, contribuendo alla stabilità della rete energetica e alla riduzione delle emissioni.

Le pompe di calore sono indicate come il sistema principale di riscaldamento nel PNIEC. Questi dispositivi, che possono essere utilizzati sia per il riscaldamento che per il raffrescamento, sono altamente efficienti e possono essere alimentati da energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili come il fotovoltaico. Il governo italiano ha previsto incentivi significativi per l’installazione di pompe di calore, con l’obiettivo di promuovere la loro diffusione e ridurre l’uso di caldaie a combustibili fossili.