Case green: si va avanti

Approvazione definitiva della direttiva europea.

La direttiva europea Case Green ha completato l’iter delle approvazioni con la conferma anche dei ministri europei dell’Economia e delle finanze riuniti al Consiglio Ecofin. Il prossimo passo sarà la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” dell’Unione europea. Da quel momento partiranno i due anni di tempo per il recepimento da parte di ogni singolo Stato, con la presentazione del piano di ristrutturazione del parco edilizio residenziale.

L’obiettivo della norma è quello di portare a zero le emissioni per gli immobili entro il 2050. Nello specifico l’obiettivo è intervenire sul 16% degli edifici pubblici con le peggiori prestazioni entro il 2030 e sul 26% entro il 2033.

Per le abitazioni private, si applicherà un obiettivo di riduzione del consumo energetico del 16% dal 2030 e del 20-22% entro il 2035. In Italia si stima che gli edifici tra privati e pubblici da riqualificare saranno tra i 5,5 e 7,6 milioni.

Gli interventi di riqualificazione energetica prevedono l’installazione di nuovi sistemi di riscaldamento e raffrescamento, come le pompe di calore, e l’installazione di pannelli solari, che diventerà progressivamente obbligatoria a partire dal 2026. .

Nel quadro della direttiva le caldaie a combustibili fossili verranno abbandonate entro il 2040, con l’abolizione degli incentivi già dal primo gennaio 2025. Al contrario, verranno erogati incentivi per l’adozione di sistemi di riscaldamento da fonti rinnovabili, come le pompe di calore.

Perché agire subito

Anche se gli obiettivi sembrano lontani nel tempo, attivarsi subito per riqualificare il proprio immobile  presenta dei vantaggi indiscutibili: si preserva il valore dell’immbobile e si comincia fin da subito a risparmiare sui costi di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.

Per quanto riguarda il valore degli immobili, oltre all’autorevole studio di Banca d’Italia, anche i recenti dati Fiap (Federazione Italiana Agenti immobiliari Professionali) fanno emergere evidenti differenze di prezzo tra un’abitazione di 100 mq ad alta efficienza ed una a bassa efficienza in città come Roma, Milano, Torino e Napoli. Inoltre, sempre più istituti di credito stanno diversificando i tassi dei mutui a seconda della classe energetica dell’immobile. Sul fronte del risparmio, oltre alla maggiore efficienza delle nuove pompe di calore, è possibile accedere anche a soluzioni innovative come il Servizio Energia Plus, che permette di diluire in 10 anni l’impatto finanziario delle nuove installazioni e di accedere alle detrazioni fiscali.