A Saronno la geotermia a bassa entalpia è una realtà
I condòmini di via Petrarca a Saronno presto potranno risparmiare sui costi di riscaldamento e di produzione di acqua calda, grazie alla realizzazione di un impianto geotermico a bassa entalpia unito all’installazione di pannelli fotovoltaici.
L’edificio, costruito a metà degli anni 80, è composto da 36 appartamenti. Attualmente per il riscaldamento si utilizza una caldaia a gas da 300 kW di potenza nominale. Considerando il corrente prezzo del gas, annualmente i condòmini spendono circa 18.000,00 euro per un consumo di circa 36.000,00 smc di gas. L’acqua calda sanitaria è prodotta in ogni appartamento con un generatore a gas da circa 24 kW.
Salto di classe energetica e risparmio
Per ridurre i costi energetici, migliorare l’efficienza e raggiungere l’indipendenza energetica, Ennovia ha avviato un progetto che consiste nella sostituzione della caldaia a gas con una pompa di calore TEON modello WaterBlaze 250 e nella centralizzazione del sistema di produzione dell’acqua calda sanitaria (ACS) grazie all’installazione di una pompa di calore TEON modello WaterBlaze 60.

Quando l’impianto sarà in esercizio l’edificio passerà da una classe energetica F ad una classe energetica C. Oltre al vantaggio di valorizzare l’immobile, l’intervento produce un risparmio economico importante. Infatti, si prevede che il consumo di energia elettrica annuo per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sarà di circa 65.000,00 kWhel, considerando il prezzo attuale dell’energia elettrica significa un costo di circa 13.000,00 €/annui. Sommando ai consumi della pompa di calore i consumi delle utenze condominiali (illuminazione, ascensori, ecc..), ma considerando la producibilità dell’impianto FV (pari a circa 25.000,00 kW annui) si avrà una spesa totale pari a circa 11.500,00 € ottenendo quindi un risparmio del 45% rispetto alla situazione attuale con l’impianto a gas. L’indipendenza energetica del condominio sarà pari a circa il 50%, con un risparmio di 22,69 TEP ogni anno e di circa 51 ton di CO2.
Pompe di calore e pozzi geotermici
Le pompe di calore TEON funzionano a energia elettrica e utilizzano come sorgente di calore l’acqua di falda, ovvero una fonte naturale, rinnovabile e pulita (circuito aperto).

Il sistema geotermico a circuito chiuso, già realizzato con metodo a circolazione inversa dei fluidi, è costituito da:
- 2 pozzi di presa di diametro di 444 mm e profondità -71 m da p.c., all’interno dei quali è stata posata una colonna in PPHM di diametro 250 mm. I pozzi sono dotati di un’elettropompa sommersa di potenza pari a 11 kW installata in apposita cameretta avanpozzo;
- 2 pozzi di resa di diametro anch’essi di 444 mm e profondità -71 m da p.c., all’interno dei quali è stata posata una colonna in PPHM di diametro 250 mm.
Nella fase di progettazione è stata calcolata la distanza minima da mantenere tra pozzi di presa e pozzi di resa per escludere il rischio di interferenza termica tra di loro. Altro dato di progetto, che è stato importante definire, è il raggio d’influenza. Infatti, quando si preleva acqua dalla falda, il livello si abbassa e questo abbassamento viene propagato nell’intera falda fino a una determinata distanza dal pozzo quando l’abbassamento si annulla (questa distanza è detta raggio d’influenza del pozzo).
Inoltre, prima di eseguire le perforazioni sono state eseguite le indagini georadar – impiegando il sistema a riflessione d’onde elettromagnetiche – per escludere la presenza di sottoservizi.
Completati i pozzi, sono iniziati i lavori di posa delle tubazioni orizzontali sottotraccia. Queste connessioni serviranno a trasportare l’acqua di falda dal pozzo di presa allo scambiatore di calore a piastre situato in centrale termica e quindi a riportare l’acqua da quest’ultimo al pozzo di resa.
Impianto fotovoltaico
Per compensare in parte il maggior consumo di energia elettrica introdotto dalle pompe di calore, verrà installato un impianto fotovoltaico sul tetto dell’edificio con potenza di picco pari a circa 20,00 kW abbinato a un sistema di accumulo con capacità pari a 40,00 kWh. È stato necessario incrementare la potenza disponibile al POD (Point of Delivery, punto di fornitura dell’energia elettrica) da 53 kW a 90 kW ma la fornitura è rimasta in bassa tensione.
Lo stato di avanzamento dei lavori
Come si diceva, i pozzi di presa e di resa sono terminati e collaudati, le pompe sommerse sono state posate e sono state installate le componenti idrauliche in centrale termica. Nelle prossime settimane verranno effettuati tutti i collegamenti elettrici, posato l’impianto fotovoltaico e ultimate le connessioni superficiali per il trasporto dell’acqua di falda.


